Il nome Monteluco deriva dal latino «montem» (= monte, perchè il castello sorge su una collina di quasi 600 mt sul livello del mare) e «ilicem» (= leccio, per la presenza di un leccio gigante, da cui il successivo nome di Lecchi).
Il primo insediamento etrusco alle pendici del colle è del III° secolo a.C. (come i borghi di Ama e Adine) , poi i Romani nel I° secolo a.C. lo ingrandiscono con la costruzione di un altro gruppo di abitazioni sulla sommità. La prima notizia certa su Monteluco risale di al 998 d.C., quando viene citato con chiarezza nel documento con cui Ugo, Marchese di Toscana, lo regalò (insieme ad Ama) alla Badia di Marturi (Poggibonsi). Dopo l’anno 1000 fu costruita una fortezza in cima al monte, formata da un muro circolare e da un torrione esterno.
Guarnellotto de’ Mezzolombardi da Tornano, nobile di Siena, era il Signore che comandava sui castelli di Tornano, Campi, Monteluco e altri. Nel 1167 catturò un messo dell’ Imperatore tedesco Federico I° Barbarossa il quale – per punizione – gli fece confiscare tutte le proprietà. Della confisca venne incaricato il generale dell’Imperatore Ranieri di Berlingeri da Ricasoli. In seguito Ranieri riacquistò nel 1182 gli altri beni che Ugo Marchese di Toscana aveva ceduto alla Chiesa nel 998 e li intestò ad un altro membro della sua casata: Drudolo Diotisalvi da Cacchiano. Guarnellotto per non perdere tutti i suoi beni si accordò più o meno ufficialmente con Ranieri da Ricasoli e continuò ad amministrare di fatto questa zona del Chianti come suo sottoposto ■
The name Monteluco comes from the Latin «montem» (= Mount, because the Castle is on the top of a hill almost 600 meters over the sea level) and «ilicem» (= for the presence of a giant oak tree, that’s the reason of the name «Lecchi»).
The first Etruscan camp at the foot of the Hill is dating in the 3rd century before Christ (as the villages of «Ama» and «Adine»), after the Romans in the 1st century before Christ build another group of homes at the top. The first certain news about Monteluco is back to 998 after Christ, when it’s mentioned in the document of Ugo, Marquis of Tuscany: the village was given (with «Ama») to the Abbey «Marturi» of Poggibonsi. After the year 1000 was built a fortress at top of the hill, formed by a circular wall and a external tower.
Guarnellotto de’ Mezzolombardi da Tornano, noble from Siena, was the Lord of castles of Tornano, Campi, Monteluco and others. In 1167 captured an ambassador of the German Emperor Frederick I° «Barbarossa» who ordered to remove – for punishment - all him properties. Castles and lands were given to the faithful Emperor’s General Ranieri di Berlingeri da Ricasoli. After few years (1182) Ranieri bought again the lands that Ugo, Marquis of Tuscany, gave to the Church in the 998 and made register all the properties to Drudolo Diotisalvi da Cacchiano, closely family related. Guarnellotto, trying not to lose all his possessions, made a «secret» deal with Ranieri da Ricasoli to continue to administer this area as a fellow officer ■
Morto Federico I° «Barbarossa», in Germania i pretendenti al trono del Sacro Romano Impero lottavano tra loro. I Comuni Italiani agli inizi del 1200 iniziarono a opprimere i nobili delle campagne, non più protetti dall’Imperatore. Firenze, per rafforzare i confini meridionali, tolse le terre ai signori troppo vicini a Siena. Incaricò grandi famiglie di amministrare in suo nome i territori del Chianti: i Ricasoli-Firidolfi per mantenere la propria indipendenza e conservare i castelli e le proprietà, accettarono di entrare a far parte del governo fiorentino e grazie alla «capacità guerriera» della stirpe vennero nominati «commissari» di confine.
Guarnellotto non voleva cedere ai fiorentini il Castello di Tornano, ottimo avamposto di confine e resisteva aiutato da Siena. Firenze nel 1203 utilizzò Monteluco a Lecchi e Campi come basi per le truppe nella guerra contro Siena (ancor prima del castello di Brolio). Nel 1208 Guarnellotto dovette lasciare il castello di Tornano ma prima di scappare a Siena fece un accordo «segreto» con Firenze per la restituzione dei castelli dopo la guerra. Nel 1229, il Potestà di Firenze Giovanni di Boccaccia annunciò - invece - con un atto pubblico questo accordo con Guarnellotto. I Senesi, compreso il «tradimento» da parte del loro concittadino, nel 1230 attaccarono il castello di Tornano sotto gli occhi dei Fiorentini accampati in alto al castello di Monteluco: questa azione provocò molte vittime e convinse i familiari di Guarnellotto ad abbandonare il Chianti cedendo a Firenze anche l’ultima parte di Monteluco ■
Frederick I° «Barbarossa» was dead and in Germany the pretenders to the throne of the Holy Roman Empire were fighting each other. The Italian towns in the early 1200 begin to oppress the nobles of the country, unprotected now by the emperor. Florence, to consolidate the southern borders, expropriated the lands to Lords too close with Siena. Some important families were indicated to administer the Chianti: the Ricasoli-Firidolfi to maintain its independence and to preserve the castles and properties, accepted to join the Florentine Government and thanks to the «warrior» ability were made «commissars» of the southern borders.
Guarnellotto don’t want to leave to the Florentines the Castle of Tornano, in excellent location, and resist (with the secret help of Siena). Florence in 1203 decide to use the castle of Monteluco and Campi as bases for soldiers in the war against Siena (before castle of Brolio). In 1208 Guarnellotto was forced to leave Tornano but before running away to Siena makes a secret deal with Florence about return of the castles once after the war. Few years later, in 1229, the «Potestà» of Florence Giovanni di Boccaccia announces with public act this deal with the family of Guarnellotto. The people of Siena, understood the «betrayal», in 1230 decide to attack the castle of Tornano right under the eyes of Florence camped above the castle of Monteluco: this action causes many victims and persuaded the family of Guarnellotto to leave Chianti and giving to Florence the last part of the castle of Monteluco ■
Nel 1240 il Castello passò totalmente ai Ricasoli da Cacchiano (atto di vendita conservato a Siena) e Drudolo nel 1245 viene eletto dai nobili della sua famiglia Castellano di Monteluco a Lecchi. Nella metà del 1200 Federico II° (nipote di Federico I° «Barbarossa») e suo figlio Manfredi di Svevia aiutarono la ghibellina Siena ad infiggere una umiliante sconfitta a Firenze nella famosa battaglia di Montaperti (4 settembre 1260). Dopo la morte di Manfredi e la condanna del successore Corradino, Siena non venne più sostenuta dagli eserciti germanici e capitolò a Colle Val d’Elsa nel 1269. In questi anni il Chianti venne amministrato dai «Vicari» del Comune di Firenze e nel 1250 fu suddiviso in «Leghe». Nel 1306 i capi famiglia dei Comuni di Radda, Castellina e Gaiole formarono la «Lega del Chianti» con giuramento ufficiale: il simbolo fu un gallo nero e argento su fondo oro.
Nel 1251 e nel 1302 Monteluco a Lecchi e Tornano riescono a respingere gli attacchi di Siena ma i danni più gravi ai fortilizi vengono inflitti durante le terribili invasioni degli Spagnoli: Firenze nel 1452 si allea con la Francia ed il Duca di Milano per combattere Venezia, appoggiata dal Re Spagnolo di Napoli. Gli eserciti Spagnoli entrano nel Chianti dalla parte di Arezzo e tentano di conquistare le fortezze di confine. Nel 1477 Siena si allea con Ferdinando d’Aragona Re di Napoli per cacciare la famiglia dei Medici da Firenze e nel luglio 1478 l’esercito Napoletano invade ancora il Chianti. La città di Castellina, i castelli di Brolio, Cacchiano, Tornano e Monteluco a Lecchi cadono in mano senese. Nel 1479 Lorenzo dè Medici «il Magnifico» si reca a Napoli a trattare la pace e ottenendo la restituzione di tutti i castelli conquistati da Siena ■
In 1240, the Castle passed in the hands of the family Ricasoli from «Cacchiano» (original contract preserved at Siena) and Drudolo in 1245 was elected Castellan of Monteluco a Lecchi by the nobles of his family. In the 1250 Frederick II°, grandson of Frederick I° «Barbarossa», and his son Manfredi of Svevia helped Siena («Ghibelline» part) to defeat with humiliation the city of Florence in the famous battle of Montaperti (September 4, 1260). After the death of Manfredi and the condemnation of the successor Corradino, Siena was not supported by the Germanic armies and fell in Colle Val d’Elsa (1269). In these years the Chianti was administered by «Vicars» of Florence and in 1250 was subdivided into «leagues». In 1306 the breadwinners of Radda, Castellina and Gaiole formed the «Chianti League» with official oath: for symbol a black and silver cock on a golden background.
In 1251 and in 1302 Monteluco a Lecchi and Tornano reject the attacks of Siena but the most serious damage to the forts are made during the terrible Spanish invasions: Florence in 1452 joins France and Duke of Milan against the Republic of Venice. But Venice is helped by the Spanish King of Naples and The Spanish armies enter in Chianti from Arezzo to conquer the frontier fortresses. In 1477 Siena ask to Ferdinand of Aragon King of Naples to throw out from Florence the Medici family, and in July 1478 the Neapolitan army invades again the Chianti. The city of Castellina, Brolio castle, Cacchiano and Tornano, the fortress of Monteluco a Lecchi fall into the hand of Siena! In 1479 Lorenzo dei Medici «il Magnifico» goes to Naples to discuss the terms of peace and obtains the restitution of all castles conquered by Siena ■
Morto Lorenzo «il Magnifico», il figlio Piero si comporta in modo troppo servile con il Re Francese Carlo VIII° che stava attraversando la Toscana verso Napoli. Il popolo Fiorentino, offeso, caccia così la famiglia Medici proclamando la Repubblica. Nel 1530 l’Imperatore Spagnolo Carlo V° fa guerra alla Repubblica di Firenze per rimettere al potere la famiglia Medici e le truppe iberiche dirette verso la città (formate da spagnoli e soldati senesi) distruggono il Chianti incendiando i vari castelli, compreso Monteluco.
Firenze si arrende e Alessandro dè Medici torna al potere governando con tirannia fino a proclamarsi «Duca». Il successore, Cosimo I° il «giovane», dichiara guerra a Siena e con l’appoggio degli Spagnoli infine nel 1555 la sottomette a Firenze. Il Generale delle truppe di confine è Giulio Ricasoli da Brolio e la famiglia Ricasoli, molto potente e considerata anche in Siena, manterrà il castello di Monteluco fino ai giorni nostri ■
After the death of Lorenzo «the magnificent», his son Piero proves to be too servant with the French King Charles VIII° who was going to Naples through Tuscany. The Florentine people, offended, forced the Medici family to go away and proclaimed the Republic. In 1530 the Spanish Emperor Charles V° makes war on the Republic of Florence to restore power to the Medici family and the Iberian soldiers who are going to the city destroy the Chianti area, burning all the castles along the way, including Monteluco.
Florence decide to surrender and Alessandro de’ Medici returns to power, ruling over the city with tyranny, coming up to proclaim himself «Duke». His successor, Cosimo I° the «young», declares war on Siena and with the help of Spain in 1555 gets to subdue the city. The General of the armies near the borders is Julius Ricasoli from Brolio and the Ricasoli family, very powerful even in Siena, will keep the Castle of Monteluco until today ■